CHI SIAMO

Comitato

PRESIDENTE

Nessi Mattia

Paggio di Maggia

VICE PRESIDENTE

Barbara Daldini

Regina di comano

SEGRETARIA

Begüm Akayoglu (Beghy)

Regina di Sementina

MEMBRO

Gabriele Pedrioli

ex Re di Gorduno

MEMBRO

Vivian Maggini

Regina di Solduno

MEMBRO


Paolo Barelli

Re di Prosito

MEMBRO

Moreno Genetelli

Re di Preonzo

CASSIERE

Martina foto per sito

Martina Salvador

Paggia di Sementina

STORIA

Carnevali in Ticino

La geografia

La geografia dei carnevali ticinesi è assai composita, anche in ragione del fatto che alcune zone si conformano al rito romano, altre invece (come ad esempio le Tre Valli, la parrocchia di Brissago e la Capriasca) a quello ambrosiano. Nel complesso in Ticino si contano più di 130 carnevali locali, che si affiancano alle manifestazioni di più ampio respiro organizzate dai centri maggiori. Numerose società mettono a punto programmi di tutto rispetto, offrendo piacevoli occasioni di svago e variate espressioni di creatività e fantasia: dai veglioni mascherati ai giochi (tombola, lotteria, palo della cuccagna, tiro alla fune, caccia al tesoro), dal teatro delle marionette ai concorsi a premio per le migliori maschere, senza contare gli appuntamenti gastronomici a base di risotto e luganighe, polenta e spezzatino, patate e luganighe, maccheroni, gnocchi, ecc. Anche a Chiasso, Biasca e Tesserete si tengono ogni anno sfilate a circuito chiuso, alle quali partecipano carri, gruppi mascherati e bande stonate reduci in genere dall’appuntamento domenicale del Rabadan. A Lugano il corteo non ha più luogo da vari decenni, mentre permane l’usanza di offrire a tutti i convenuti il tradizionale piatto di risotto e luganighe, sotto l’egida di Re Sbroja. A Tesserete, che si trova in terra ambrosiana, il carnevale si svolge nei tre giorni successivi al mercoledì delle Ceneri. La prima edizione organizzata risale al 1901 con la nomina di Sua Maestà Or Penagín, coadiuvato dal primo ministro Porta Penagia. Anche a Brissago i festeggiamenti prendono avvio il giovedì mattina dopo le Ceneri, con la comparsa di un gruppo di bambini che, organizzati in una squadra di impostazione militare chiamata “trupa”, si recano di casa in casa proprio per annunciare l’inizio del carnevale. I festeggiamenti brissaghesi si concludono la prima domenica di Quaresima, quando un fantoccio di paglia e stracci viene portato in processione e in seguito issato su una catasta di legna per essere bruciato; ogni anno la cerimonia è seguita con trepidazione da Re Pitòcch e dai suoi sudditi: si crede infatti che se le fiamme del falò si alzano alte in cielo, riducendo il pupazzo in cenere nel giro di pochi minuti, l’anno si svolgerà nel migliore dei modi. Ai carnevali che si configurano esplicitamente come “reami” burleschi si affiancano manifestazioni definite invece come “repubbliche”: nel 1961 nasce ufficialmente a Chiasso la “Repubblica di Nebiopoli”, il cui governo è affidato a un Primo Ministro. Anche la cittadina di confine vanta un carnevale particolarmente affollato: alla tradizionale distribuzione di risotto e luganighe si affianca il corteo mascherato (di cui si ha notizia almeno dal 1911), composto da circa 40 numeri. Nei comuni meno popolosi, man mano che i vari carnevali si affermano nasce l’esigenza di differenziarli, dando loro nomi caratteristici che, in molti casi, si ispirano direttamente ai soprannomi locali degli abitanti: a Bioggio si festeggia il “carnevaa di sciuri” (carnevale dei signori), a Breno quello degli “asen” (asini), a Gnosca il “carnavaa di gòss” (gozzuti), a Castel San Pietro il “carnevaa di cavri da Castèll” (capre di Castello), ecc.

ARSI

Nel 2007 si è costituita l’Associazione Regnanti della Svizzera italiana, che annovera circa 130 società carnevalesche con due scopi principali: conservare i numerosi carnevali locali in Ticino e in Val Mesolcina e promuovere la difesa di forme di divertimento non violente e lontane da eccessi di sorta.

Statuti

Gli statuti dell’associazione dei regnanti sono consultabili cliccando il seguente Link:     STATUTI 2024